Vito Ancora pontifica dal suo giornale di partito
Nel
guazzabuglio democratico creatosi con un insperato 41% alle ultime elezioni
europee, trovano spazio le fantasie più fervide di grotteschi e
perfidi personaggi che solcano le acque del partito che del vecchio PCI non
hanno più nulla.
Anzi. Trovano spazio figuri che, dopo aver contributo ad affossare le più importanti municipalità di quelle che erano considerate città presidi di diritti e democrazia, si son ridotte ad emettitori di rantolii soffocati di speranza per il futuro, senza le adunche mani di cotanti "tecnici" e "sindaci" imprenditori (tra virgolette il "sindaci").
Sale agli onori delle cronache di RF, di nuovo, l'ingegnerissimo Vito Ancora, che da qualche tempo manovra e intesse trame in perfetto stile davoliano per la corsa alla poltrona da sindaco di Segrate, acquisendo giornali e squadre di calcio.
La città prossima al city airport andrà al voto nel 2015, l'anno di Expo.
L'Ancora, in consiglio comunale per sentenza Tar, e capogruppo Pd in consiglio comunale dal 2013, dalla fine del 2012 tramesta nell'ombra per costituire il blocco del consenso che vorrebbe tradurlo sullo scranno più alto cittadino.
Grazie ai lauti guadagni realizzati con il teleriscaldamento rozzanese e le tresche con il Presidente Carrara in quel di Corsico e San Giuliano (vd. Post dopo), si è adoperato per realizzare il controllo della comunicazione segratese e prendere il timone di una bella squadra di calcio (alla Berlusconi), al fine di tessere le trame di un consenso allargato.
Il giornale cittadino, "Segrate oggi", nato indipendente, è oggi controllato dal capogruppo Pd segratese, ha già cominciato a stendere i tappeti rossi. Dalla fine del 2012, la proprietà dell'editore Milano Communication srl è passata di mano al fido ing. R. T., tuttofare di vecchia data dello Studio Ancora, il più classico dei prestanome.
Essendo cresciuto alla scuola di Ama, ha provveduto anche all'incarico di un bel "procuratore speciale", un commercialista, che, di fatto, gestisce per suo nome e conto!
Mentre, sul fronte sportivo, l'ing. Vito Ancora è oggi presidente e referente della ASD GS Fulgor Segrate, società di terza categoria. In questo ruolo si è già reso protagonista di un evento che rappresenta un vizietto comune in un certo Pd. A fine novembre 2013, infatti, il neo segretario Pd segratese, il 37enne Damiano Dalerba, ha dovuto spegnere anche le voci circolate in città, e rilanciate via Web da esponenti di spicco del partito, di un caso che vedrebbe un "curioso" intreccio cittadino tra calcio e politica, con diversi giocatori della Fulgor (società presieduta dal Vito Ancora) che si sono iscritti al Pd proprio poco prima delle Non c’è nessun caso» commentava Dalerba, «semplicemente è l’evoluzione di un percorso fatto sui giovani che punta a coinvolgerli sempre più in prima persona» (!!, ndr).
Anzi. Trovano spazio figuri che, dopo aver contributo ad affossare le più importanti municipalità di quelle che erano considerate città presidi di diritti e democrazia, si son ridotte ad emettitori di rantolii soffocati di speranza per il futuro, senza le adunche mani di cotanti "tecnici" e "sindaci" imprenditori (tra virgolette il "sindaci").
Sale agli onori delle cronache di RF, di nuovo, l'ingegnerissimo Vito Ancora, che da qualche tempo manovra e intesse trame in perfetto stile davoliano per la corsa alla poltrona da sindaco di Segrate, acquisendo giornali e squadre di calcio.
La città prossima al city airport andrà al voto nel 2015, l'anno di Expo.
L'Ancora, in consiglio comunale per sentenza Tar, e capogruppo Pd in consiglio comunale dal 2013, dalla fine del 2012 tramesta nell'ombra per costituire il blocco del consenso che vorrebbe tradurlo sullo scranno più alto cittadino.
Grazie ai lauti guadagni realizzati con il teleriscaldamento rozzanese e le tresche con il Presidente Carrara in quel di Corsico e San Giuliano (vd. Post dopo), si è adoperato per realizzare il controllo della comunicazione segratese e prendere il timone di una bella squadra di calcio (alla Berlusconi), al fine di tessere le trame di un consenso allargato.
Il giornale cittadino, "Segrate oggi", nato indipendente, è oggi controllato dal capogruppo Pd segratese, ha già cominciato a stendere i tappeti rossi. Dalla fine del 2012, la proprietà dell'editore Milano Communication srl è passata di mano al fido ing. R. T., tuttofare di vecchia data dello Studio Ancora, il più classico dei prestanome.
Essendo cresciuto alla scuola di Ama, ha provveduto anche all'incarico di un bel "procuratore speciale", un commercialista, che, di fatto, gestisce per suo nome e conto!
Mentre, sul fronte sportivo, l'ing. Vito Ancora è oggi presidente e referente della ASD GS Fulgor Segrate, società di terza categoria. In questo ruolo si è già reso protagonista di un evento che rappresenta un vizietto comune in un certo Pd. A fine novembre 2013, infatti, il neo segretario Pd segratese, il 37enne Damiano Dalerba, ha dovuto spegnere anche le voci circolate in città, e rilanciate via Web da esponenti di spicco del partito, di un caso che vedrebbe un "curioso" intreccio cittadino tra calcio e politica, con diversi giocatori della Fulgor (società presieduta dal Vito Ancora) che si sono iscritti al Pd proprio poco prima delle Non c’è nessun caso» commentava Dalerba, «semplicemente è l’evoluzione di un percorso fatto sui giovani che punta a coinvolgerli sempre più in prima persona» (!!, ndr).
Insomma, esauriti, per il momento,
gli impegni diretti a Rozzano, dove Vito Ancora ha fatto anche da
mediatore tecnico e garante (inutilmente) presso le banche per Ama in relazione
al progetto del teleriscaldamento, e in attesa dei restanti milioni di Api di cui ha chiesto liquidazione,
comincia a scalpitare nel Pd per realizzare la tenaglia su Milano a favor di D'Avolio,
che, con il controllo diretto (Rozzano) o indiretto (con appalti e favori, ai
sindaci e amministrazioni del Pd da ovest al sud Milano), disporrà in ottica
metropolitana e (chissà) romana di appoggi e supporto.
primarie del partito. «
Ma non si dovrà consentire una gestione del potere pubblico basata su questi presupposti.
RF
primarie del partito. «
Ma non si dovrà consentire una gestione del potere pubblico basata su questi presupposti.
RF
Pubblicato
da Marco Masini
Nessun commento:
Posta un commento