10
anni di attività grazie a un bando “generoso”
Dopo le polemiche apparse sulla
stampa e sui social network, dopo l’interrogazione presentata da Segrate Nostra
sul bando per l’assegnazione del Palasegrate e di Cascina Commenda, dopo essere
stati accusati di essere collusi, abbiamo presentato questa mattina
un’interrogazione al sindaco, Adriano Alessandrini, e all’assessore alla
cultura, Guido Pedroni.
Gli ex gestori, motivano la non
partecipazione al bando per l’impossibilità di sostenere il nuovo quadro
economico richiesto dal Comune in quanto ritenuto troppo oneroso.
Nessuno si è mai preoccupato di
capire quanto i gestori abbiano percepito dal Comune durante la loro gestione?
Noi ce lo siamo chiesto. Il gruppo Lega Nord crede sia giusto
diffondere questi dati affinché tutti, ma
proprio tutti, abbiano un quadro completo dei costi che il Comune ha sostenuto
negli ultimi dieci anni.
Voci di corridoio dicono che il
vecchio bando prevedeva che a Teatrio venissero versati oltre 80 mila euro
l’anno come contributo a fondo perso. Il comune si faceva poi carico di tutte
le utenze, la stagione estiva a parte, vari incarichi a parte. Ma la cosa secondo
noi più scandalosa del vecchio bando è che non fosse previsto nessun canone per
un’attività commerciale ( bar ) che produceva introiti.
Tramite l’interrogazione, vogliamo
sapere quanto sono costati al comune i 10 anni di gestione di Teatrio (contributi fissi, contributi
variabili, utenze, comunicazione, Siae, catering, incarichi vari) e quanto
costa adesso la nuova gestione; quanti eventi annuali proponeva Teatrio e
quanti ne propone il nuovo gestore in modo da far capire ai cittadini l’operato
e la buona fede del Comune.
Dai sopraluoghi effettuati dai
tecnici del comune, ci risulta che gli ex gestori abbiano lasciato le strutture
in pessime condizioni igieniche sanitarie e manutentive. Per questo motivo chiediamo
al Comune quanto sta spendendo per porre rimedio allo scempio che hanno
lasciato. Al Palasegrate hanno addirittura
trovato i topi (inconcepibile).
Possiamo affermare con la quasi totale certezza che gli ex
gestori hanno avuto un ottimo trattamento
economico nei dieci anni di gestione.
Partecipando al bando avrebbero potuto dimostrare di essere
diventati un’impresa culturale del territorio e non di avere ancora bisogno di
contributi in questo momento ingiustificati.
Occorre ripensare al ruolo del Comune nelle politiche
culturali, il tempo dell’assistenzialismo è ormai giunto alla fine.
Ci siamo anche chiesti il perché della difesa a oltranza
delle posizioni di Teatrio da parte di Paolo Micheli. Sarà forse perché il
vecchio bando, molto generoso, lo
aveva scritto suo papà, Piero Micheli, quando era dirigente alla Cultura ?
Gruppo Consiliare
Lega Nord Segrate
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